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Vai alle sezioneSPID a pagamento: come disdire con una PEC
SPID Aruba e InfoCert a pagamento: come fare la revoca dell'identità digitale con una semplice PEC
A partire da quest’anno, InfoCert e Aruba introdurranno un canone annuale per il servizio SPID: l’identità digitale, quindi, sarà a pagamento. La decisione, al momento, riguarda soltanto questi due provider: Poste Italiane e altri gestori continueranno a fornire il servizio gratuitamente.
Chi avesse attivato un account con InfoCert o Aruba, comunque, può revocare la propria identità digitale e scegliere sin da subito un fornitore che offre SPID gratuitamente. Per disdire lo SPID basta compilare un modulo e inviarlo tramite PEC.
SPID a pagamento da luglio: che succede?
Due tra i principali gestori italiani di SPID, InfoCert e Aruba, hanno annunciato che il servizio di identità digitale non sarà più fornito gratuitamente a partire da quest’anno. Il primo provider ad annunciare l’introduzione di un canone annuale è stato Aruba, seguito da InfoCert dopo qualche giorno.
All’origine della decisione delle aziende ci sarebbe il grave ritardo dei finanziamenti previsti dal Governo a copertura dei servizi offerti. Nel 2013 fu approvato un finanziamento da oltre 40 milioni di euro per i provider, ma il provvedimento è stato autorizzato soltanto di recente e le aziende in questione non hanno ancora ricevuto alcunché.
Il canone, spiegano i provider, serve a coprire i costi operativi in attesa che i fondi promessi dal governo vengano finalmente sbloccati. Il ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo ha rassicurato le imprese affermando che i finanziamenti saranno nelle loro casse prima del rinnovo delle convenzioni, in scadenza a luglio.
SPID InfoCert e Aruba: la denuncia del Codacons
L’associazione dei consumatori Codacons ha denunciato l’introduzione del canone annuale per SPID con un comunicato dai toni molto decisi rilasciato all’indomani delle dichiarazioni di InfoCert. I cittadini, sostiene il Codacons, sono stati incentivati a creare un’identità digitale per poi trovarsi a sostenere costi non previsti.
Come si legge nella nota, “il Codacons è pronto ad avviare una valanga di cause risarcitorie contro lo Stato e Agid (Agenzia Italia Digitale) da parte degli utenti interessati, finalizzate al riconoscimento del rimborso delle spese sostenute a causa dei ritardi della Pubblica amministrazione”.
Il problema dello SPID a pagamento, va sottolineato, riguarda (per il momento) soltanto gli utenti InfoCert e Aruba: Poste Italiane, che da sola fornisce oltre il 70% delle identità digitali utilizzate in Italia, manterrà la gratuità del servizio, così come tutti gli altri provider di SPID.
SPID a pagamento: quanto costa?
Lo SPID InfoCert e Aruba sarà gratuito per il primo anno. Dopodiché, a partire dal secondo anno, i due provider applicheranno un canone annuale.
L’account SPID InfoCert ID e lo SPID personale Aruba saranno gratuiti per il primo anno, dopodiché avranno un prezzo di 5,98 euro l’anno, IVA inclusa.
Come disdire lo SPID?
Chi ha attivato un account SPID InfoCert ID o uno SPID Aruba dovrà fornire il proprio consenso per procedere con il rinnovo a pagamento. In caso di mancato consenso, assicurano le imprese, l’identità digitale sarà cancellata. Questo, però, succederà soltanto al momento del rinnovo, che potrebbe essere tra un mese come tra un anno, in base alla data d’attivazione dello SPID.
A quel punto, gli utenti potranno fare una nuova registrazione usando un provider gratuito, oppure attivare la propria carta di identità elettronica (CIE).
Chi volesse disdire lo SPID con InfoCert e Aruba immediatamente, dovrà procedere con la revoca della propria identità digitale.
Come disdire lo SPID InfoCert
Per revocare l’identità digitale InfoCert è necessario compilare un apposito modulo di revoca dell’identità digitale e inviarlo all’azienda tramite PEC indirizzata a [email protected], allegando un documento d’identità in corso di validità.
Sospensione e revoca SPID Aruba: come fare
Per disdire lo SPID Aruba il procedimento è lo stesso: bisogna scaricare il modulo messo a disposizione dall’azienda e inviarlo, sempre tramite PEC, a [email protected] allegando copia del proprio documento d’identità e della tessera sanitaria. L’invio deve avvenire da una casella di posta elettronica certificata. Se si sceglie un altro formato elettronico, il documento deve essere sottoscritto con firma digitale.
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